Ayahuasca scritto da Italo Cillo
Composizione, storia, caratteristiche, benefici, precauzioni
Ayahuasca è il nome dato a una pianta medicinale delle foreste amazzoniche, dove è stata usata per migliaia di anni dalle popolazioni locali, che la considerano una pianta sacra.
L’Ayahuasca non è una pianta medicinale qualsiasi…
È una pianta cosiddetta “psicoattiva”: gli Indios la considerano una Pianta Maestra e assumerla dà luogo a esperienze interiori che si potrebbero definire “visionarie” e/o “spirituali”.
Pur essendo una pianta “visionaria”, però, l’Ayahuasca non va considerata alla stregua di una “sostanza allucinogena” o di una “droga ricreativa”.
Piuttosto, è considerata da molti una vera e propria medicina per l’anima.
Cos’è l’Ayahuasca?
Il termine Ayahuasca deriva da due parole Quechua (un’antica lingua parlata dalle popolazioni sudamericane).
Aya significa anima, o spirito; huasca significa liana, o corda.
L’Ayahuasca è dunque definita la liana dello spirito.
Benché la storia dell’Ayahuasca sia poco conosciuta, da alcuni ritrovamenti archeologici sappiamo con certezza che viene utilizzata da almeno 2.500 anni, da almeno 70 popolazioni native, nei Paesi del Sudamerica interessati dalla Giungla Amazzonica (Brasile, Ecuador, Venezuela, Colombia, Perù e Bolivia).
Nel suo aspetto concreto, la bevanda di Ayahuasca ha un colore scuro e un sapore amaro, molto sgradevole.
È ottenuta dal decotto di due piante della foresta amazzonica: una è conosciuta come liana di Ayahuasca (Banisteriopsis Caapi) e l’altra come foglia di Chakruna (Psychotria viridis).
È la foglia di Chakruna a contenere il principio attivo della bevanda di Ayahuasca, la dimetil-triptamina (DMT), non a caso battezzata dal ricercatore americano Rick Strassman “la molecola dello spirito”.
È interessante notare che la DMT è già presente naturalmente nel cervello umano: si pensa che sia prodotta dalla ghiandola pineale e che venga secreta spontaneamente e in grandi quantità al momento della nascita e al momento della morte, oltre che durante il sogno.
La DMT è la sostanza responsabile delle “visioni”, così comunemente sperimentate durante l’assunzione della bevanda di Ayahuasca, e della connessione con il mondo spirituale che le viene attribuita.
L’altra componente della bevanda, la liana di Ayahuasca, è secondo gli Indios del Sudamerica l’ingrediente più importante, perché si dice che sia “lo spirito della liana” a curare e insegnare.
È per questo che è la liana, e non la foglia contenente DMT, a dare il proprio nome alla bevanda di Ayahuasca.
Chimicamente, la liana di Ayahuasca ha la funzione di disattivare temporaneamente un enzima (MAO-A, cioè Mono-Amino Ossidasi) che distruggerebbe velocemente la DMT appena ingerita.
I ricercatori considerano un vero e proprio miracolo che gli Indios dell’Amazzonia siano riusciti a scoprire, fra centinaia di migliaia di specie vegetali della Giungla, l’esatta combinazione di due piante in grado di produrre gli effetti dell’Ayahuasca!
In ogni caso, sarebbe un errore pensare che l’Ayahuasca produca una pura e semplice reazione chimica all’interno del cervello.
Le componenti chimiche favoriscono l’esperienza, ma non sono l’esperienza stessa.
E’ un po’ come per le componenti del computer: tutte insieme lavorano e interagiscono, in modo da rendere possibile l’esperienza di Internet
Non sono di per sé Internet, ma ti permettono di farne esperienza.
Allo stesso modo, le componenti chimiche dell’Ayahuasca permettono di entrare in contatto con una più vasta realtà spirituale e di farne esperienza diretta.
La Cerimonia dell’Ayahuasca
Tradizionalmente, si fa esperienza dell’Ayahuasca durante una cerimonia notturna.
Dovrebbe essere guidata da uno sciamano esperto, l’Ayahuasquero, che per anni ha praticato e sviluppato una speciale connessione con lo “Spirito” della Pianta.
I partecipanti si dispongono in cerchio, rivolti verso il centro, tipicamente seduti o distesi su appositi materassi.
All’inizio della Cerimonia di Ayahuasca, lo sciamano protegge e purifica sia lo spazio che i partecipanti, attraverso speciali canti sacri.
Quindi a turno ogni partecipante si avvicina allo sciamano per bere un bicchiere di Ayahuasca, per poi tornare al proprio posto.
Quando tutti hanno bevuto, lo sciamano spegne le luci e il resto della cerimonia si svolge al buio.
Le Cerimonie durano fra le 4 e le 6 ore e i primi effetti della bevanda si fanno sentire dopo 30/40 minuti dall’assunzione.
Per tutta la durata della Cerimonia, lo sciamano canta melodie sacre, conosciute col nome di ikaros, per chiamare gli spiriti che lo assisteranno nel processo di guarigione e insegnamento.
Ognuno ha un’esperienza differente con l’Ayahuasca, lo “spirito” della pianta lavora in modo diverso con persone diverse.
Per qualcuno l’esperienza è più a livello di guarigione fisica, per qualcun altro ha a che fare con la sfera emozionale; c’è chi riceve visioni che hanno significati emotivi e simbolici, altri potranno ricevere informazioni o profonde intuizioni di natura spirituale.
I benefici veri e propri del bere Ayahuasca
La “apertura delle porte della percezione” (come si usa dire nel linguaggio “psichedelico”) non è lo scopo principale dell’Ayahuasca: per tante persone, l’Ayahuasca è soprattutto l’inizio di un percorso di profonda scoperta e trasformazione spirituale.
Si può dire che ogni esperienza con l’Ayahuasca è differente: i suoi regali sono molteplici e vari.
Ecco di seguito alcuni dei benefici dell’Ayahuasca:
Pulizia e purificazione
Chi ha preso parte a più di una Cerimonia di Ayahuasca, ha fatto esperienza almeno una volta di un effetto “purificatore”.
Si potrebbe dire che la purificazione dell’Ayahuasca sia simile alla revisione che facciamo alle nostre automobili
La “Medicina” (come la chiamano gli Indios in lingua spagnola) può indurre il vomito, o il bisogno di andare in bagno più volte.
Questo processo purifica da tutte le energie ed emozioni tossiche, che possono avere “ingorgato” il sistema di un individuo, che ne sia consapevole o meno.
Dopo questa “purificazione”, si ha la sensazione di avere un corpo completamente nuovo, un senso di benessere che può durare per giorni, settimane e anche mesi dopo la Cerimonia.
Guarigione fisica ed emotiva
A differenza di altre piante medicinali, l’Ayahuasca non ha proprietà curative in sé e per sé, eppure moltissime persone hanno attraversato profonde guarigioni grazie all’assunzione della pianta.
La guarigione avviene in tre ambiti principali: fisico, mentale ed emotivo. Ogni ambito influenza gli altri.
Molti hanno usato l’Ayahuasca per curare diversi tipi di malattia, incluse le malattie croniche e quelle allo stadio terminale.
Non ci sono riscontri scientifici in senso stretto, al momento attuale, ma – fra coloro che partecipano da tempo alle Cerimonie di Ayahuasca – si documentano innumerevoli casi di guarigione.
L’Ayahuasca è efficace soprattutto nel caso di disturbi della sfera emotiva e dell’umore (inclusi ansia e depressione gravi).
Funziona molto bene anche con le più disparate malattie considerate “psicosomatiche”, e con la sindrome da stress post-traumatico.
Nel caso di persone che hanno subito traumi tipo abusi fisici o sessuali, l’Ayahuasca ha una grande efficacia nel permettere il superamento di quei traumi e blocchi.
C’è chi afferma che è bastata una sola cerimonia di Ayahuasca per avere gli stessi effetti di dieci anni di psicoterapia.
Curare la depressione
L’Ayahuasca cura la depressione in modo particolarmente efficace, anche con chi ne ha sofferto per anni e anni.
Molte persone hanno guarito la depressione una volta per tutte, dopo una o due cerimonie di Ayahuasca.
Una delle cause più importanti della depressione è probabilmente la disconnessione con la dimensione spirituale, che è così tristemente presente nelle società occidentali.
Ricostruendo questa “connessione spirituale”, l’Ayahuasca guarisce dalla tristezza e dalla disperazione che affliggono la vita di così tante persone.
Guarire dalle dipendenze
Non è raro che si guarisca da diversi tipi di dipendenza: quelle da droghe e alcool sono state egregiamente risolte dalle Cerimonie di Ayahuasca.
Numerosi centri in Sud America si stanno specializzando nel trattare le dipendenze (tossicodipendenze incluse) con l’Ayahuasca e altre piante medicinali…
Profondo senso di gratitudine e apprezzamento per la vita
Uno dei regali più importanti del lavoro con l’Ayahuasca è l’apprezzamento verso la vita.
La connessione che si ristabilisce porta ad avere un senso di gratitudine più profondo verso la natura, la vita e l’intero universo, con cui si sperimenta una forte unione.
Maggiore comprensione di se stessi
La domanda “chi sono?” è da sempre al centro di ogni ricerca spirituale: si può passare tutta la vita inseguendo questa domanda, senza ricevere risposte.
Non che l’Ayahuasca debba necessariamente offrire una risposta definitiva, ma può svelare intuizioni davvero profonde.
L’Ayahuasca aiuta a rimuovere strati inutili che oscurano il giudizio e ci separano dalla nostra vera natura.
Espansione della coscienza e della consapevolezza
Man mano che cresce la nostra consapevolezza, diventiamo persone più “evolute”.
In quanto individui, cresciamo e maturiamo in virtù, compassione e saggezza.
Diventiamo persone migliori, capaci anche di essere di beneficio per gli altri.
Maturando, in un certo senso, diventiamo persone diverse da ciò che eravamo prima.
Sono tante le persone che sentono di essere “diventate migliori”, dopo l’esperienza con l’Ayahuasca.
Aumento della creatività
Persone creative, o anche non creative, hanno visto accrescersi questo aspetto della loro personalità!
Musicisti, scrittori e pittori (anche famosi) hanno riferito un incremento nelle loro capacità di creazione, grazie all’Ayahuasca.
Se pensi di avere dentro di te capacità artistiche che hanno bisogno di essere riaccese, l’Ayahuasca può esserti utile!
Trovare lo scopo della propria vita
Dopo le Cerimonie di Ayahuasca, molti affermano di avere una maggiore chiarezza sullo scopo della propria vita.
E’ tipico che alcuni partecipanti facciano cambiamenti anche drastici, come abbandonare carriere lavorative che non amavano, per dedicarsi finalmente a una grande passione o a un talento nascosto.
Profonda connessione con la Natura
Se hai visto il film Avatar, e sei rimasto particolarmente commosso dalla connessione che il popolo Na’vi aveva con la Natura, potresti essere felice di scoprire che questa connessione non esiste soltanto nei film!
Con l’aiuto dell’Ayahuasca, molti partecipanti iniziano a sentire una profonda connessione con la Natura.
…E questa connessione permane a lungo, anche dopo la fine della Cerimonia.
Spezzare i condizionamenti sociali
In quanto individui, siamo il prodotto di diversi condizionamenti sociali.
Man mano che cresciamo, la famiglia, gli amici e la società influenzano il tipo di persone che diventeremo.
Questo condizionamento influisce sul nostro modo di percepire la realtà.
La sfida per superare questi condizionamenti è enorme: molti non ne sono neppure consapevoli.
L’Ayahuasca aiuta a vedere quei condizionamenti che sono dannosi e/o controproducenti per la nostra crescita personale e spirituale.
Poi, la consapevolezza acquisita ci aiuta a spezzare questi legami…
L’Ayahuasca è una medicina miracolosa?
Anche se gli effetti potrebbero sembrare miracolosi, non bisogna considerare l’Ayahuasca una panacea per tutti i mali.
Non tutti guariscono e non tutti ottengono quello che vogliono.
A dire il vero, se decidi di lavorare con l’Ayahuasca è meglio che lasci da parte ogni tipo di aspettativa.
Chi si aspetta troppo, potrebbe non ottenere quello che cerca.
A volte una malattia è lì per insegnarci una importante lezione: in questo caso, devi prima imparare la lezione e poi guarirai dalla malattia. L’Ayahausca non ti darà una scusa per mentire a te stesso!
Ti fornirà indizi e suggerimenti, ma la lezione dovrai trarla da solo.
E’ adatta a te?
Spesso si dice che non sei tu a scegliere l’Ayahuasca, ma è l’Ayahuasca a scegliere te.
Dopo la lettura di questo articolo, già ti stai facendo un’idea se fare l’esperienza dell’Ayahuasca può fare al caso tuo oppure no.
E’ importante ribadire che non c’è un giusto o sbagliato, devi o non devi.
L’esperienza dell’Ayahuasca non è una passeggiata, è un’esperienza spirituale molto forte, può spalancare le porte della percezione e non tutti sono pronti.
Se pensi: “Vorrei fare questa esperienza, ma non mi sento pronto“, devi ascoltare il tuo intuito.
Se senti di non essere pronto per l’Ayahuasca, allora aspetta!
Se invece è solo la paura che si pone come ostacolo, magari potresti indagare più a fondo.
La paura è in un certo senso normale, e ci vogliono parecchie Cerimonie prima di eliminarla del tutto…
Potrebbero esserci problemi di salute di cui tenere conto prima di prendere l’Ayahuasca.
Se non si tratta di problemi gravi (soprattutto cardiopatie, ipertensione, epilessia, sindrome bipolare, problemi psichiatrici e diabete), puoi prendere la pianta in tutta sicurezza.
La cosa più importante è non prendere l’Ayahuasca da soli, per conto proprio, ma solo all’interno di una Cerimonia, sotto la guida di un conduttore (sciamano o curandero, o “ayahuasquero“) esperto.
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